La CJC di San Leucio incanta il Teatro Parravano: danza, emozioni e arte in un saggio da ricordare

Un tripudio di emozioni, tecnica e passione ha infiammato ieri sera il Teatro comunale “Costantino Parravano” di Caserta, in occasione del saggio di fine anno della scuola di danza CJC di San Leucio. Quello che poteva essere una semplice esibizione si è trasformato in uno spettacolo d’autore, segnando l’inizio di una nuova, promettente stagione artistica per una realtà che continua a distinguersi come eccellenza del territorio.

Diretta dai maestri Luca Pasquariello e Nunzia D’Aniello, con la direzione artistica del maestro Angelo Di Maio, la CJC ha dimostrato ancora una volta come la danza possa essere veicolo di bellezza, disciplina e creatività.

Le coreografie, studiate nei minimi dettagli, hanno regalato al pubblico un viaggio tra stili diversi, dal classico al contemporaneo, passando per il moderno, con una freschezza e un’energia che hanno lasciato senza fiato.

Uno spettacolo oltre la tecnica

Non solo virtuosismi: ciò che ha colpito è stata l’intensità espressiva dei giovani danzatori, capaci di trasmettere storie ed emozioni attraverso il movimento. Le luci, i costumi e la colonna sonora hanno contribuito a creare un’atmosfera magica, trasformando il palco in un mondo di sogni e suggestioni.

Tra gli applausi più calorosi, quelli rivolti ai piccoli allievi, che hanno dimostrato una maturità artistica sorprendente, e ai ragazzi più grandi, ormai pronti per sfide professionali. La serata ha confermato che la CJC non è solo una scuola, ma un vero e proprio laboratorio di talenti, punto di riferimento per la danza casertana.

Con questo saggio, la compagnia ha lanciato un messaggio chiaro: l’arte della danza a Caserta ha un cuore che batte forte, e il suo nome è CJC San Leucio. Appuntamento al prossimo anno, per un nuovo capitolo di questa straordinaria avventura.

CJC San Leucio

L’omaggio alla danza classica: l’eleganza dell’ouverture

L’ouverture della serata ha celebrato la danza classica in tutta la sua potenza espressiva. Il primo quadro, dal titolo evocativo “Un Passaduepertre”, ha visto coinvolti tutti i corsi della scuola – dal livello preparatorio a quello avanzato – in una sequenza di coreografie firmate da Angelo Di Maio e Nunzia D’Aniello sulle musiche di Gounod, Chopin, Shostakovich e Tchaikovsky.

Eleganza, tecnica e stile si sono intrecciati in una cornice emozionante, arricchita dalla presenza degli ospiti d’onore: Luca Carannante del Teatro San Carlo e la ballerina Sara Esposito, con la partecipazione del ballerino ospite Salvatore Esposito.

“I sette vizi capitali”: luce, colore e introspezione

A seguire, un’esplosione di colori e dinamismo con il quadro coreografico “I sette vizi capitali”, interpretato con grande forza scenica da Ludovica ConteNora Di BonitoMaria D’AnciccoMorena OttobreSabrina PetrarcaVittoria Giordano e Marta De Rosa.

Le coreografie di Luca PasquarielloMary Lieto e Luca Squadritti hanno saputo raccontare, attraverso corpi in movimento e luci sceniche d’impatto, la caducità dell’animo umano. Con la partecipazione dei ballerini Raffaele D’AnnaGiuseppe CastrignanòLuca Squadritti e lo stesso Pasquariello, il pubblico è stato guidato in un viaggio emotivo tra suggestioni teatrali e riflessioni interiori.

Il lato oscuro della luna: danza aerea e profondità emotiva

Una vera e propria immersione nel lato più oscuro e profondo della psiche è stata offerta dal quadro “The dark side of the Moon”, firmato da Gaia Del Vecchio e Mary Lieto.

Le allieve della scuola, aggrappate al cerchio e sospese nell’aria, hanno sfidato la gravità regalando momenti di danza aerea e acrobatica di forte impatto visivo e suspense. Una performance dinamica capace di fondere forza e fragilità in un equilibrio perfetto.

Maison Burlesque: Broadway a Caserta

Il gran finale ha travolto la platea con un’energia esplosiva. I corsi superiori di modern, affiancati dalle ballerine ospiti Filena GentileDeborah GranatoRaffaella FernandezIlenia Bonuomo e Marosa Esposito, hanno incendiato il palco con lo spettacolo “Maison Burlesque”. Un inno alla sensualità e al fascino della grande tradizione burlesque, tra piume, lustrini, corsetti e suggestioni cinematografiche.

Le citazioni artistiche sono state evidenti e ben orchestrate: da Marilyn Monroe a Madonna, da Cher a Christina Aguilera, il tutto in un mix ironico e passionale che ha unito danza e spettacolo in una dimensione di altissima qualità.

Oltre il saggio, un vero evento artistico

Più che un saggio di fine anno, quello andato in scena è stato un vero e proprio evento artistico, intenso, raffinato e coinvolgente. In circa due ore e mezza di spettacolo, la CJC ha dimostrato ancora una volta di essere non solo una scuola, ma una fucina di talenti, una realtà giovane capace di dare voce al linguaggio multisensoriale della danza in ogni suo valore universale, declinato dalla classica al moderno, fino alla danza aerea e acrobatica.

Il pubblico ha risposto con un lungo e caloroso applauso, una ovazione meritatissima che ha abbracciato non solo le ballerine, dalla più piccola alla più esperta, ma anche e soprattutto chi rende possibile tutto questo: Luca Pasquariello e Nunzia D’Aniello, con la loro visione artistica, il loro rigore e la loro capacità di far sognare, senza mai perdere il contatto con l’essenza autentica della danza. 

La serata dell’8 giugno resterà impressa nel cuore di chi ha avuto il privilegio di assistervi. Perché quando la danza incontra la passione e la professionalità, il risultato è magia. E alla CJC, questa magia, si respira. 

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